Ecco la seconda caccia al tesoro a Milano. Mi fa molto piacere che la prima vi sia piaciuta così tanto, anche perchè ( piccolo spoiler) ce ne saranno altre!!
Ma prima di partire avete già scaricato l’applicazione che vi paga se camminate?
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Adesso siamo pronti per partire!
Come sempre qui vi lascio la mappa per poter giocare alla caccia al tesoro a Milano!
Tempo di percorrenza: 48 minuti a piedi
Primo indizio
E adesso parliamo del Diavolo, come spesso accade nelle mie cacce al tesoro. Mentre a Lucca troviamo il ponte del diavolo e a Torino troviamo i suoi occhi, a Milano quello da cercare è la sua colonna. Di epoca Romana e posta in Piazza Sant’Ambrogio, dietro questa colonna è nascosta una leggenda.
Si dice che questa colonna fu testimone di una lotta tra Sant’Ambrogio e il diavolo che con le sue corna causò quei due tagli che si possono osservare sulla colonna. La lotta fu scaturita dal fatto che il diavolo provò a convincere il Santo a passare al lato maligno ma senza successo.
Dopo vari tentativi il Santo milanese si spazientì e dando un calcio al Diavolo, per mandarlo via dalla balisica, gli fece sbattere le corna sulla colonna incidendola in due punti.
La tradizione popolare vuole che i fori causati dal diavolo odorino di zolfo e che se ci si poggia l’orecchio si possano sentire i suoi dell’inferno.
Sarà vero? Lo scoprirete solo trovando la colonna.
Secondo indizio
Torniamo ora a parlare del Diavolo e andiamo a trovarlo a casa. Esatto, si trova proprio a Milano la casa del Diavolo, più precisamente al civico 3 di Corso di Porta Romana nel Palazzo Acerbi. Da lontano sembra un palazzo come tanti altri in città ma se vi avvicinate noterete qualcosa.
Quando il marchese Acerbi visse nel palazzo, nel 1615, la peste colpì Milano uccidendo migliaia di cittadini.
Ma a quanto pare al marchese importava ben poco, perchè mentre i suoi concittadini morivano lui organizzava feste e banchetti. Questo e il fatto che nessuno nel palazzo si ammalò di peste destò sospetti tra la gente che iniziò a spargere la voce che in quel palazzo abitasse il diavolo.
Altra curiosità fu che il palazzo riuscì a sopravvivere anche ai bombardamenti austriaci del 1848, anche se una palla di cannone è rimasta conficcata nella sua facciata, vediamo se riuscite a trovarla.
Altro particolare che merita sicuramente attenzione è lo stile unico della terrazza subito sopra al portone.
Terzo indizio
Chi mi segue da un po’ sa che amo i murales, e Milano ne è piena. Quelli che vi sfido a trovare oggi sono quelli in via San Calimero.
I due artisti dei queste bellissime opere sono Ivan Tresoldi e gli Orticanoodles.
Il primo artista ha realizzato una splendido murales di parole, scritte come se fossero una lingua antica, all’ingresso dell’archivio storico diocesano.
Scritte con lettere nere e rosse, vediamo se riuscite a decifrare cosa c’è scritto!
Mentre Alessandra Montanari e Walter Contipelli, gli Orticanoodles, hanno realizzato il murales dall’altra parte della piazza, sul muro del monastero di clausura della Visitazione.
Un lunghissimo murales che rappresenta 13 celebrità milanesi.
Da Enzo Jannacci, a Giorgio Gaber, da Alda Merini a Giafranco Ferrè. Riuscite a riconoscerli?
Quarto indizio
Torniamo ora ai giorni nostri per parlare di un argomento importante.
Grazie a Jo Squillo che nel 2013 decise di realizzare un’installazione artistica per simboleggiare la sofferenza delle donne vittime di violenza.
Nato come installazione artistica è poi diventato il simbolo contro i femminicidi e la violenza sulle donne. L’istallazione è composta da una griglia di ferro appesa ad un muro, sulla quale sono attaccate alcune bambole in stoffa, simili a delle pigotte.
Per realizzare questa installazione si unirono 30 associazioni no profit e 70 tra stilisti e artisti.
Quindi quando vi troverete davanti a questo muro soffermatevi a riflettere a ciò che molte donne hanno dovuto provare sulla loro pelle.
Quinto indizio
Siamo giunti alla fine di questa seconda caccia al tesoro a Milano, e dovrete trovare uno dei miei indizi preferiti… Milano è una città ricca di storia e quindi oggi voglio farvi scoprire un albero storico, il più vecchio di tutta la città.
Si tratta di una quercia rossa, nata al 1895 in america e trapiantata a milano nel 1917 in onore degli alpini caduti nella Prima Guerra Mondiale. Ha più di 125 anni e la sua cura è affidata al comune di Milano. Questa quercia è l’unico monumento arboreo in città e, come noi umani, gli anni si fanno sentire, infatti nel 2019 è stata realizzata un opera di rafforzamento strutturale per sorreggere il peso del tempo che passa.
Come se non bastasse negli anni il tessuto urbano è cambiato e alcune sue radici sono state tagliate per far spazio a strade e marciapiedi.
Quindi durante questa caccia al tesoro a Milano vi chiedo di passare a salutarlo, e di ringraziarlo per tutto l’ossigeno che in questo secolo ci ha regalato.
La seconda caccia al tesoro a Milano finisce qui. Spero di avervi fatto scoprire molte curiosità e di aver reso ancora più affascinante una città già magnifica di suo!
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Altrimenti ti consiglio questi tour:
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E non dimenticatevi di trovare tutti gli indizi delle altre cacce al tesoro!!
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