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Caccia al tesoro Emilia Romagna Ferrara Italia

Caccia al tesoro a Ferrara, un itinerario per scoprirla.

Non potevo non fare una caccia al tesoro a Ferrara, la città famosa per i cappellacci e gli Estensi. Ho frequentato a lungo questa città e mi ha sempre affascinato, sia quando era completamente immersa nella nebbia sia quando si moriva dal caldo umido d’estate. In ogni stagione è sempre riuscita ad avere il suo fascino.

La potremmo quasi definire la Amsterdam italiana, ma non per i canali o le droghe legali, bensì per le biciclette, che sono il mezzo preferito dai cittadini e non è raro vederli girare come uno sciame per le strade. E’ una città verde, che vive e pulsa di energia, per questo mi sono divertita a realizzare questa caccia al tesoro.

poche chiacchiere quindi, iniziamo a giocare.

Non dimenticatevi di tenere d’occhio tutte le altre cacce al tesoro disponibili perché ogni mese ne esce una nuova.

Come sempre qui sotto trovate la mappa per poter giocare a questa caccia al tesoro a Ferrara

Tempo di percorrenza: 27 minuti a piedi

Primo indizio

caccia al tesoro a ferrara

Passeggiando per le vie di Ferrara, partendo dalla stazione e andando verso il centro, potrete scoprire una casa unica nel suo genere e iniziare così la caccia al tesoro a Ferrara.

Chi mi segue da un po’ sa che amo lo stile liberty, così romantico, sinuoso e pieno di fiori.

E anche a Ferrara ci sono alcuni palazzi in pieno stile liberty. Quello che dovrete cercare si trova in Viale Cavour, più precisamente al numero 184, ed è secondo me uno dei più belli visti finora. (si, batte anche quelli di Torino).

Conosciuta con il nome di Villa Melchiorri, e realizzata nel 1904, è la villa liberty per eccellenza. La sua porta d’ingresso in vetro e ferro battuto è qualcosa di spettacolare. Quindi se anche voi amate questo stile o, perchè no, voleste acquistarla (dato che è in vendita) dovete assolutamente trovarla.

Secondo indizio

Una delle cose per cui è molto famosa Ferrara è sicuramente il suo Palazzo dei Diamanti. Oggi questo palazzo è sede di importanti mostre d’arte ma originariamente nasceva come residenza nobiliare e per questo è pieno di segreti.

Il suo nome deriva dalla forma delle mura esterne. Sono infatti ricoperte da quelli che sembrano enormi diamanti di pietra che lo rendono unico e riconoscibile in tutto il mondo. Non si sa con esattezza quante siano le piramidi di marmo, si vocifera che vadano dai 8500 ai 12000. (Ma tranquilli non ve li farò contare giuro!)

Però quello che dovrete fare è provare ad indovinare dietro quale si nasconde il vero diamante.

Perchè la leggenda vuole che Ercole I d’Este nascose una gemma della sua corona proprio dietro uno dei diamanti di pietra della facciata del palazzo. Solo due persone sapevano dove si trovava il diamante, lui e il suo capomastro, al quale, finiti i lavori, si dice che sia stata tagliata la lingua e torturati gli occhi in modo che non potesse mostrare a nessuno dove fosse posizionata la pietra preziosa.

Nonostante siano passati più di 500 anni nessuno ha mai scoperto dove si trovi il diamante, quindi se lo trovate… beh fate finta di nulla.

Terzo indizio

caccia al tesoro a ferrara

Non so se avete letto la quarta caccia al tesoro a Firenze, ma in un indizio parlavo dell’unità di misura usata in città nel 1500, il braccio fiorentino.

Beh anche Ferrara aveva le sua unità di misura e se le volete scoprire potete entrare dentro il Castello Estense dall’ingresso sud.

Passato quello che all’epoca era il ponte levatoio e prima di accedere alla corte interna del castello, sulla sinistra noterete un bassorilievo con sopra 4 linee orizzontali in ferro.

Ognuna di quelle strisce rappresentava un’unità di misura usata in città. All’epoca non esistevano i metri portatili, tanto meno le misurazioni a laser, quindi i cittadini, per misurare qualcosa, potevano recarsi dentro al castello ed erano certi di non sbagliare nemmeno di un centimetro.

Le misure facevano riferimento ai piedi e alle braccia, infatti se notate bene, sono ancora visibili queste parole sulla lastra.

Quarto indizio

Per il quarto indizio della caccia al tesoro a Ferrara dirigiamoci in Piazza Savonarola, all’angolo con Corso Martiri, più precisamente vicino alla statua di Savonarola.

Se osserverete bene noterete una grande lastra di marmo con delle incisioni.

Si tratta di un padimetro e non segna, come pensano in molti, il livello dell’acqua durante le alluvioni, bensì il livello del fiume Po durante le piene dei secoli scorsi.

Quindi non immaginatevi la città sommersa di acqua fino a quelle stanghette, perchè per fortuna non è mai successo. Immaginatevi piuttosto quanto “alto” può diventare un fiume.

Le misurazioni partono da XVIII secolo e le piene sono riportate con delle linee nere orizzontali con accanto segnata la data.

Piccola considerazione personale

Ho lavorato a Ferrara per un giorno al mese tutti i mesi per 4 anni. il mio hotel era proprio lì dietro, in piazza del Castello, e mai, nemmeno una volta, ho fatto caso a questo padimetro. Ci sarò passata davanti circa 4 volte al giorno, per un totale di quasi 200 volte nella mia vita e mai, ripeto mai, l’ho notato. Per questo amo creare queste cacce al tesoro, perchè spero che giocandoci possiate scoprire cose che non sono nelle classiche guide turistiche ma che raccontano una storia.

Scusate il cambio di argomento, ma volevo condividere con voi che questa passione mi emoziona ogni giorno e spero di poter regalare un po’ di emozione anche a voi.

Quinto indizio

caccia al tesoro a ferrara

Siamo quasi arrivati alla fine della caccia al tesoro a Ferrara, che ore si sono fatte? No no, non guardate l’orologio, cercate la meridiana (anche perchè è il quinto indizio).

E’ stata ristrutturata da poco quindi potrete ammirarla in tutto il suo splendore! Si trova tra due degli otto finestroni presenti sulla facciata del municipio ed è stata realizzata nel 1869.

E’ una meridiana molto particolare, non so se notate il disegno ad otto. Quindi come si legge? Quando il punto di luce tocca il tratto della curva in corrispondenza del mese corrente è mezzogiorno medio riferito al meridiano di Roma. Cosa significa?

Noi in Italia abbiamo tutti lo stesso fuso orario ma, come dicevo nella caccia al tesoro a Grosseto, l’Italia è larga poco più di 400km e quindi il sole non sarà perpendicolare in tutto lo stivane nello stesso momento.

Quindi quando il foro di luce tocca la linea saprete che a Roma il sole sarà perfettamente perpendicolare alla città e quindi saranno le 12 assolute ma, per convenziona nazionale, in tutto il resto d’Italia saranno le 12 10m e 11s (se c’è l’ora legale, altrimenti bisognerà aggiungere un ora)

Non ne ho mai visto uno così e voi?

Sesto indizio

Per finire questa caccia la tesoro a Ferrara dobbiamo dirigerci verso un edificio storico, no, non sto parlando del castello, ma dell’Enoteca Brindisi la più antica al mondo. Originariamente si chiamava “Hostaria del Chiuchiolino” ed era già famosa nel 1475. Molti personaggi famosi sono passati di qui, come Benedetto Cellini, Torquato Tasso e Ludovico Ariosto.

Quando venne costruita si poteva raggiungere in barca e un’altra curiosità è che proprio sopra all’enoteca, al piano sopraelevato, studiò Niccolò Copernico, che si laureò a Ferrara nel 1503.

Qui è possibile degustare sia ottimi vini (sfusi e non) che buonissimi piatti, quindi rifocillatevi perchè se avete finito questa caccia al tesoro ve lo siete proprio meritati.

 

E con questo indizio si conclude la nostra caccia al tesoro a Ferrara. Spero di avervi fatto scoprire delle curiosità divertenti.

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E non dimenticatevi di trovare tutti gli indizi delle altre cacce al tesoro!!

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