Parigi la città dell’amore, delle baguette e dei macarons, e da oggi anche meta di una caccia al tesoro!
Questa città è famosa per la Torre Eiffel, l’Arc De Triomphe, la Cattedrale di Notre-Dame e il Museo del Louvre. Ma nella capitale francese ci sono altri edifici unici nel loro genere e in questa caccia a Parigi ne scopriremo alcuni, pronti?
Non dimenticatevi di tenere d’occhio tutte le altre cacce al tesoro disponibili perché ogni mese ne esce una nuova.
Tempo di percorrenza: 1h 25 a piedi (1h con a piedi prendendo mezzi pubblici)
Come ogni caccia al tesoro qui vi lascio la cartina per poter giocare con me!
Primo indizio
Iniziamo questa prima caccia al tesoro a Parigi con una leggenda, quella della fontana “miracolosa” di Montmartre (quindi capirete già da dove inizia la nostra passeggiata).
Montmartre, il quartiere della Belle Époque da dove poter ammirare la città dall’alto, nasconde una fontana unica nel suo genere.
Posizionata in Square Suzanne Bush si tratta di una fontana raffigurante Denis, primo vescovo di Parigi e santo martire. Osservandola verrebbe da pesare che non si merita più di uno sguardo, è vero, ma vi ricrederete dopo aver scoperto la sua storia!
La leggenda narra che questa fontana di Parigi sia in grado di rendere ogni donna fedele! Scommetto che ora la trovate un po’ più interessante vero?
A quanto pare, i mariti che supponevano di essere traditi dalla propria moglie, andavano a bagnare le mani in questa fontana e miracolosamente ogni donna diventava fedele al proprio uomo. Chissà se funzionava anche a parti inverse, perchè di questi tempi anche gli uomini sono un po’ Don Giovanni!
Quindi se volete ovviare ogni dubbio bagnatevi le mani, veloci, perchè dobbiamo proseguire con la caccia al tesoro!
Secondo indizio
Per il prossimo indizio di questa caccia al tesoro a Parigi dobbiamo cercare un mulino a vento.
Beh dai, l’Olanda dista solo 490km, fattibile no?! Ovviamente sto scherzando sul fatto di mandarvi in Olanda, ma non sto scherzando quando vi dico che dovrete cercare un mulino a vento nel cuore di Parigi, e non vale quello del Moulin Rouge!!!
Dovete sapere che una volta a Montmartre ce n’erano circa 14 e venivano utilizzati per macinare il grano o spremere l’uva. Il paesaggio era completamente diverso da quello che possiamo ammirare adesso.
Purtroppo, ai giorni nostri, ne è rimasto solo uno e nel corso del tempo il suo utilizzo si è molto trasformato.
Nel XIX secolo diventò un locale da ballo che ispirò tantissimi artisti importanti come Renoir e Van Gogh, mentre adesso è un ristorante, quindi se volete premiarvi di aver trovato questo indizio potete fermarvi a mangiare qui, altrimenti vi aspetto per proseguire.
Terzo indizio
Ti amo in tutte le lingue del mondo. Avete mai visto il famosissimo film con Leonardo Pieraccioni?
Beh a Parigi lo hanno preso in parola e hanno realizzato un intero muro con la scritta “ti amo” declinata in ben 311 lingue, mica male!
Realizzato da due artisti, Frédéric Baron e Claire Kito, questa opera oltre ad essere romantica nella città dell’amore, ha anche un forte impatto sociale che parla dell’aspetto multiculturale della città.
L’opera è grande 40 metri quadrati ed è composta da più di 600 piastrelle smaltate di blu.
Un tempo gli innamorati si davano appuntamento per attaccare un lucchetto ai ponti (creando molti problemi alle strutture semisospese) mentre ora si danno appuntamento davanti a questo muro dei ti amo che è diventato piuttosto famoso, quindi preparatevi a trovarci un po’ di gente.
Ma nella città dell’amore non potevate perdervi un simbolo così importante.
Quarto indizio
Andiamo alla ricerca di un altro edificio unico nel suo genere, anche se quando vi svelerò il trucco non sarà più cosi speciale. Parigi, su Instragram, è famosa anche per una casa… storta, un po’ come la nostra torre di Pisa per capirci, e si trova a due passi dalla chiesa du Sacré-Cœur.
Rimanendo nel quartiere di Montmartre arriviamo all’ultima scalinata prima della chiesa e giriamoci sulla destra.
Come dite? La casa è drittissima? Mi sa che avete ragione!!
La casa storta è infatti un illusione fotografica data da un gioco di prospettiva. Come potete notare la casa è stata costruita dritta è la collina che è molto in pendenza e, infatti, se inclinate l’obiettivo portando la linea dell’orizzonte parallela a quella della collina… scoprirete come fa la casa in pieno stile parigino ad essere torta.
Quinto indizio
Siamo giunti alla fine di questa seconda caccia al tesoro a Parigi e abbiamo scoperto muri romantici, case storte e fontane che rendono fedeli! Chissà se conoscevate già tutti queste curiosità.
Per l’ultimo indizio dobbiamo andare in un cimitero, uno dei più famosi d’Europa.
Sto parlando ovviamente del cimitero Pere Lachaise dove riposano per l’eternità personaggi famosi come: Frédéric Chopin, Jim Morrison, Marcel Proust e Oscar Wilde. Ma non è nessuno di loro che dovrete trovare.
Vediamo se riuscite a scovare la tomba di Victor Noir. Se non sapete chi è non preoccupatevi, ve lo racconto io. Victor era un giornalista del giornale Marseillaise e fu ucciso dal cugino di Napoleone III alla vigilia del suo matrimonio. Con la sua morte, per vigliaccheria dei potenti, Victor diventò un simbolo repubblicano.
Come mai dovrete trovare proprio la sua tomba? Quando la scoverete… capirete.
Una parte del suo corpo è molto… lucida. Si dice infatti che sfregandola si abbia in dono virilità e fertilità.
Che fate? Toccate?
Essere superstiziosi è da ignoranti, ma non esserlo porta male
Eduardo De Filippo
Con questo indizio si conclude anche la seconda caccia al tesoro a Parigi, ma vi svelo che non sarà ultima. Spero vi sia piaciuta e non dimenticatevi di godervi il vostro tesoro!
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