Se state programmando un viaggio in Lazio o in Umbria una meta che mi sento di consigliarvi con tutto il cuore è Civita di Bagnoregio,
anche conosciuta come la città che muore. Se vi state chiedendo perchè venga chiamata così la risposta è presto data.
Civita di Bagnoregio sorge sul tufo
e quindi la sua stabilità è precaria, ma non preoccupatevi, con gli anni l’hanno resa sempre più stabile fino a garantirne la sicurezza. E allora perchè continua a chiamarsi “la città che muore”? Perchè un po’ come i soprannomi delle superiori, non è riuscita a togliersi questo appellativo, ma secondo me le dona un po’ di mistero e di fascino in più.
Comunque torniamo a noi, anzi, torniamo a Civita di Bagnoregio.
Per raggiungerla c’è solo un modo, i piedi. Infatti il paese è chiuso ai mezzi pubblici e privati e l’unico punto di accesso è un lunghissimo, e abbastanza ripido, ponte. Attualmente ci vivono solo 12 persone ma il paese è pieno di ristoranti, bar, hotel e negozi di souvenir. Lo sapete che sono sempre onesta sui miei viaggi e quindi
voglio svelarvi un segreto.
Quando ero piccolina l’ingresso in paese era completamente gratuito, qualche anno fa quando ci sono tornata avevano messo un biglietto di €2.00 a testa per l’ingresso in modo da continuare a mettere in sicurezza il promontorio, e ritenevo che fosse una scelta giustissima, in fondo è un paesaggio unico al mondo e va protetto. Poi però la scorsa estate quando sono tornata il prezzo del biglietto era più che raddoppiato. Stiamo parlando di €5.00 a testa.
Ma alt, prima di ricevere gli insulti, voglio spiegarvi perchè secondo me è assurdo.
Se mai andrete a visitarlo vi accorgerete che la biglietteria è proprio ai piedi del ponte che permette l’accesso al paese, ma la miglior vista si ha dal parcheggio. E allora perchè far sì che tutti possano godere della splendida vista in maniera completamente gratuita ed invece far pagare chi decide di andare a visitare il paese che, diciamocelo proprio chiaro e tondo, è morto da un pezzo?!? Infatti all’interno di Civita di Bagnoregio non c’è un gran che da fare o vedere.
La vera meraviglia, almeno secondo me, è vederlo da lontano.
Quindi il consiglio che vi do è di scattare le miglior foto dal parcheggio ma anche di pagare il biglietto di ingresso per far si che anche i nostri figli e nipoti possano ammirare uno spettacolo della natura e dell’architettura fondersi insieme.
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