Pronti per questa nuova caccia al tesoro a Venezia? Forse non tutti sanno che nel capoluogo Veneto ci sono 436 ponti, fatti con materiali diversi, forme diverse e storie diverse. Oggi vi sfido a trovarne 5 molto particolari, alcuni famosi, altri… meno, ma non per questo meno belli o emozionanti. Pronti a cominciare?
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Adesso siamo pronti per partire!
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Tempo di percorrenza: 49 min a piedi
Primo indizio
Partiamo per questa caccia al tesoro a Venezia con uno dei suoi simboli, il Ponte dei Sospiri. Dai sono stata brava e il primo indizio è molto facile da trovare. Conosciuto in tutto il mondo per il suo stile barocco fu realizzato agli inizi del XVII secolo su progetto dell’architetto Antonio Contin. Si trova a poca distanza da Piazza San Marco e serviva a collegare il Palazzo Ducale alle Prigioni Nuove. I detenuti erano soliti attraversare questo ponte prima di essere giudicati dagli Inquisitori di Stato. Come mai si chiama così? Perchè quando i prigionieri lo attraversavano, ai tempi della Serenissima, sospiravano guardando per l’ultima volta il mondo esterno. La miglior vista del ponte la si ha dal Ponte della Paglia che, per questo motivo, è sempre gremito di gente.
Un’altra curiosità che forse non tutti sanno è che il Ponte dei Sospiri non è l’unico al mondo. Eh no, avete capito bene! Uno lo potrete ammirare a Cambridge, nel college universitario di St. John’s, un altro nella capitale del Perù, a Lima. Ma quello più simile al vero Ponte dei Sospiri lo trovate a New York e collega il Metropolitan Life Insurance company Tower (molto simile al campanile di San Marco) con un altro edificio dello stesso complesso.
Secondo indizio
Per il secondo indizio di questa caccia al tesoro a Venezia vi consiglio di mettere i guantoni da boxe. No tranquilli sto scherzando, ma anni fa su questo ponte c’era il rischio di prenderne di santa ragione. Sto parlando ovviamente del Ponte dei Pugni. In questa città esisteva una tradizione (ormai abbandonata) chiamata la guerra dei Pugni, dove gli abitanti di due quartieri rivali si scontravano sui ponti dal mese di settembre fino a Natale. Lo scopo del gioco era quello di buttare gli avversari nel fiume, dato che all’epoca i ponti non avevano i parapetti. Vinceva la gara la squadra che riusciva a tenere più uomini sul ponte. Visitando il ponte noterete per terra un’impronta, beh quello era il punto di inizio delle risse.
Terzo indizio
Spostiamoci ora verso il terzo indizio. Passiamo dai pugni ad un altra zona del corpo… Le tette. Eh si, avete capito bene, quello che dovrete trovare ora è proprio il Ponte delle Tette, ma scopriamo come ma si chiama così. Dato che Amsterdam viene chiamata “la Venezia del nord” per i suoi mille canali, il quartiere di Carampane potrebbe essere chiamato “il quartiere a luci rosse del sud” dato che proprio in questo quartiere, durante la repubblica di Venezia, si potevano trovare case abitate dalle prostitute. Queste donne dai facili costumi per attirare i clienti erano solite affacciarsi alle finestre con le zinne di fuori, da questa usanza prende il nome il ponte che dovrete trovare. Al giorno d’oggi non vedrete nessuna ragazza mezza vestita affacciarsi ma è comunque interessante notare come i quartieri della città siano cambiati.
Quarto indizio
Siamo quasi giunti al termine di questa caccia al tesoro tra i ponti di Venezia e se siete riusciti a trovarli tutti quanti non potrà certo passare inosservato. Dopo il Ponte dei Sospiri questo è il Ponte più famoso di Venezia.
Sto parlando del Ponte di Rialto. Insieme al Ponte dell’Accademia, il Ponte degli scalzi e il Ponte della Costituzione è uno dei 4 ponti che permettono di attraversare il Canal Grande e tra questi è il più antico.
Durante la sua storia venne costruito varie volte in seguito a dei crolli, ma il ponte come noi lo conosciamo oggi è stato realizzato dagli architetti Antonio e Tommaso Contin nel 1591.
Un po’ come l’altrettanto famoso Ponte Vecchio, sul ponte si trovano molte gioiellerie e negozi che vendono oggetti preziosi in vetro, i prezzi sono inaccessibili ma magari potete permettervi qualcosa.
Voglio darvi un suggerimento per apprezzarlo al meglio, entrate dentro il Fondaco dei Tedeschi e affacciatevi alle sue finestre al secondo piano! Quella si che è una vista lontana dai turisti.
Quinto indizio
Come vi dicevo prima nell’indizio del Ponte dei Pugni, all’inizio i ponti di Venezia non avevano il parapetto e cascare di sotto sarebbe stato molto facile.
Con le nuove norme di sicurezza sono stati tutti ristrutturati e ogni ponte ora ha le sue sponde, tutti tranne uno. Il più tenero secondo me.
Come ultimo indizio di questa caccia al tesoro a Venezia dovrete cercare l’unico ponte senza parapetto, conosciuto appunto come Ponte senza Parapetto, anche se il suo vero nome sarebbe Ponte Chiodo.
Chiamato così per il nome della famiglia Veneziana che lo possedeva.
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Con questo ultimo indizio si conclude la nostra caccia al tesoro a Venezia
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E non dimenticatevi di trovare tutti gli indizi delle altre cacce al tesoro!!
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