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Caccia al tesoro a Palazzo Vecchio in 5 indizi.

Chi ha detto che le cacce al tesoro si possono fare solo all’aperto?Ecco qua la prima caccia al tesoro da poter giocare interamente dentro Palazzo Vecchio e solo per voi che vorrete giocare con me c’è un bellissimo sconto!!

Dove? no, non è la domanda corretta.

Con chi? Esatto! Con Rosanna.

Rosanna è una guida turistica fiorentina, che ci ha mostrato lo splendido museo di Palazzo Vecchio rispondendo a tutte le nostre curiosità, ed è per questo ho deciso di regalarvi uno sconto del 20% se vorrete visitare il palazzo e non solo, dato che può accompagnarvi ovunque in città. Per utilizzare questo sconto vi basterà mandare una mail

cliccando qui

scrivendo che state giocando alla caccia al tesoro di Bea_Around e specificando le date e gli orari in cui volete prenotare le guida!

Palazzo Vecchio si trova in Piazza della Signoria e oggi è la sede del Comune di Firenze ma, dal 1865 al 1871, fu sede del Parlamento del Regno d’Italia.

E’ un palazzo pieno di storia, di arte e… Curiosità, quindi partiamo subito con la nostra caccia al tesoro!

Non dimenticatevi di tenere d’occhio tutte le altre cacce al tesoro disponibili perché ogni mese ne esce una nuova.

Primo indizio

caccia al tesoro a Palazzo Vecchio

Appena entrati a Palazzo vecchio vi ritroverete nel Salone dei 500. E’ conosciuto in tutto il mondo per i suoi immensi dipinti che rappresentano le battaglie di Anghiari e di Cascina.

Dovrete osservare molto attentamente questa sala, perchè proprio qui si nascondono 3 degli inizia di questa caccia al tesoro a Palazzo Vecchio!

Pronti a trovarli tutti?

Partiamo dal primo indizio.

Una delle cose più belle presenti in questa sala è sicuramente il soffitto, e vi invito ad osservarlo bene. Vedete quegli immensi dipinti?

Bene, vi sfido ad indovinare quanto siano grandi, sparate una cifra dai. Non riuscite proprio ad immaginarvi le loro dimensioni?

Beh essendo a 18 metri di altezza non è semplice, lo capisco.

Ma vi svelo un trucco per misurarli senza prendere una scala. Guardate il pavimento, le vedete quelle linee grigie?

Sono parallele ai cassettoni che potete ammirare sul soffitto. Ora è molto più facile capire le loro dimensioni no?

 

Secondo indizio

caccia al tesoro a Palazzo Vecchio

Rimaniamo quindi nel Salone dei 500 e iniziamo ad osservare bene le statue che ci sono nella tribuna dell’udienza (il palco per intenderci) perchè vi sfido a riconoscere quella di Cosimo I.

Per trovarla dovete però sapere che il suo simbolo era una tartaruga con una vela, che simboleggiava il suo motto Festìna lente (“Affrettati lentamente”).

Ogni volta che troverete la tartaruga con la vela dentro Palazzo Vecchio (e non solo) sappiate che quella è la rappresentazione di Cosimo I.

Se lo avete trovato nel Salone dei 500 è giunto il momento che vi sveli chi sono gli altri personaggi e perchè sono rappresentati da diversi animali.

Troviamo Giovanni dalle Bande Nere simboleggiato dalla saetta, Alessandro de’ Medici raffigurato da un rinoceronte per la sua forza e brutalità, il suo motto era infatti “Non ritorno senza vincere” e Francesco I che come simbolo ha una donnola, dato che il suo motto era “AMAT VICTORIA CURAM”.

In fondo al salone dei 500, sulla destra, c’è una porticina che vi porterà in una stanza. Si tratta dello studiolo di Francesco I, dove teneva tutte le sue spezie, e capirete che si tratta proprio del suo perchè sotto al suo ritratto (posizionato sulla porta d’ingresso) si trova una donnola.

Terzo indizio

caccia al tesoro a Palazzo Vecchio

Molti ricorderanno il salone dei 500 per il libro Inferno Dan Brown, dove si parla del cerca trova. Il cerca trova è una scritta apportata su un affresco presente nel salone. Siete pronti a cercarlo?

E’ scritto su uno stendardo verde portato dai ribelli fiorentini nella battaglia di Marciano della Chiana (sulla parete davanti all’entrata). Anni fa si supponeva che proprio li sotto si nascondesse il dipinto perduto della battaglia di Anghiari di Leonardo.

Ma negli anni sono stati effettuati molti rilievi per smentire questa credenza e si è giunti alla conclusione che quella sia solo una scritta realizzata dal Vasari per permettere al turista di perdersi nella vista del dipinto in una caccia al tesoro… dove il tesoro è l’opera stessa.

Quarto indizio

Avete mai visto un UFO?

E se vi dicessi che in questa caccia al tesoro ne dovete trovare uno mi prendereste per pazza? Allora si, sono pazza ok?

Ma voi l’UFO lo dovete trovare comunque! Vi darò qualche indizio perché oggi mi sento buona dai… Allora, dirigetevi verso la Sala di Ercole e ammirate il dipinto della Madonna con Bambino e San Giovannino.

Adesso, osservando bene il dipinto dalla forma circolare, concentratevi sulla parte in alto a destra. L’avete visto? Si tratta di un disco volante!! le interpretazioni a riguardo sono fondamentalmente due.

Gli ufologi sostengono che questo sia la conferma dell’esistenza degli UFO fin dai tempi antichi mentre per i storici d’arte quella non sarebbe altro che la “nube luminosa” descritta nell’apocrifo Protovangelo di Giacomo, che avrebbe illuminato la scena della natività. Secondo voi di cosa si tratta?

Io onestamente credo alla teoria degli UFO, perché sembra molto più divertente. Ad ogni modo se continuate ad osservare bene il dipinto noterete che, proprio sotto all’oggetto non identificato, si trovano un uomo e un cane che guardano proprio in quella direzione.

Quinto indizio

caccia al tesoro a Palazzo Vecchio

Il quinto indizio da trovare durante questa caccia al tesoro a Palazzo Vecchio è una giraffa. Si, avete capito bene, dovete trovare una giraffa dentro il museo, ma tranquilli, non dovrete sfamarla.

Forse non tutti sanno che la prima apparizione di una giraffa viva in Italia, dai tempi dell’antica Roma, fu grazie proprio alla famiglia dei Medici.

Infatti Lorenzo, dopo aver letto di quanto il popolo romano fosse rimasto ammaliato dallo spettacolo della giraffa di Cesare, decise di emularlo per aumentare la sua reputazione nella città di Firenze.

Purtroppo l’animale non sopravvisse a lungo, dato che si ruppe il collo, e in Europa non si vide più una giraffa per altri 300 anni.

Ad ogni modo il fatto che la famiglia de Medici possedesse una giraffa nel 1488 era sicuramente motivo di vanto e, infatti, la si trova spesso raffigurata nei dipinti della famiglia, come in quello presente nella Sala di Lorenzo il Magnifico realizzato da Giorgio Vasari.

In mezzo a persone e cavalli svetta alta la testa di una giraffa. Per noi è quasi normale, ma in quegli anni era quasi come vedere un unicorno.

Sesto indizio

caccia al tesoro a Palazzo Vecchio
cane che fa la cacca

Siamo arrivati alla fine di questa caccia al tesoro a Palazzo Vecchio, avete trovato tutti gli indizi? Spero non ve ne sia scappano nemmeno uno! Quello che dovrete trovare adesso è però un cane al quale scappa qualcosa… si, esatto, avete capito bene.

Dovete trovare un cagnolino che fa i bisogni. Nella stanza di Leone X, in un dipinto monocromatico sulla destra, se aguzzate bene la vista noterete un cane intento a “fare la cacca“.

Si dice che Giorgio Vasari fosse solito dare consigli ai pittori che lavoravano alle opere di Palazzo Vecchio. I pittori seguivano le sue parole alla lettera ma… c’è sempre chi non segue le regole e da libero sfogo alla sua fantasia. Ecco cosa è successo a chi ha realizzato questo dipinto.

E con questo indizio si conclude la nostra caccia al tesoro a Palazzo Vecchio. Spero di avervi fatto scoprire delle curiosità divertenti, ma non dimenticatevi di chiamare Rosanna se volete una guida molto più esperta.

Se non avete ancora acquistato i biglietti per Palazzo Vecchio potete farlo qui:

 

Non mi resta che augurarvi buon divertimento e ricordatevi: se scattate delle foto durante questa caccia al tesoro taggatemi su instagram e usate l’hashtag #cacciaaltesorodibeaaround

E non dimenticatevi di trovare tutti gli indizi delle altre cacce al tesoro!!

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